Un secolo fa nasceva
Albert Camus. Uno dei più grandi scrittori del 900, difficilmente catalogabile
in una corrente letteraria definita. “considerato uno dei padri
dell'esistenzialismo, accanto a Jean-Paul Sartre, malgrado i forti elementi di
contrasto tra i due, che vanno però visti sotto il profilo etico-politico più
che filosofico. Aderenti entrambi alla Resistenza, dove militarono nella
formazione Combat, e al Partito Comunista Francese, ma ben presto Camus mostra
l'inconciliabilità della sua visione del mondo col marxismo ortodosso; lascia
il partito e si accosta al movimento anarchico.” (Wikipedia) È stato Premio
Nobel per la letteratura nel 1957. Considerava la guerra e le divisioni
ideologiche come il male assoluto, che rende gli uomini vittime o carnefici,
schiavi e ribelli. Profondamente impegnato nelle lotte e nei dibattiti del suo
tempo; ha combattuto contro la pena di morte in Francia; (abolita solo nel
1981, dal codice penale francese) «Se la Natura condanna a morte l'uomo, che almeno
l'uomo non lo faccia», usava dire. In Francia ci sono le polemiche sulla
celebrazione del centenario, perché, Camus, non era troppo patriota.. e i
denigratori di Camus, in prima fila c’è l'estrema destra Jean-Marie Le Pen, non
a caso sostenitori del reintegro della pena di morte..
Comunque, qual è l’atto migliore per celebrare uno scrittore? Leggere le sue opere!
Consiglio di leggere o rileggere, i due romanzi del “ciclo dell’assurdo”. “Lo straniero” e “la Peste”..e il saggio; “l’Uomo in rivolta”..
Comunque, qual è l’atto migliore per celebrare uno scrittore? Leggere le sue opere!
Consiglio di leggere o rileggere, i due romanzi del “ciclo dell’assurdo”. “Lo straniero” e “la Peste”..e il saggio; “l’Uomo in rivolta”..
Per saperne di più:http://lafrusta.homestead.com/pro_camus.html
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