Cosa si intende per
libertà? Il concetto di libertà
può contare molti significati e
definizioni, (oltre duecento, ) ma mi limito ai concetti essenziali di questo
valore, quello più diffuso, liberale e quello che mi appartiene cioè quello
Anarchico. ..
La
libertà liberale, si può sintetizzare nella frase: “ la
propria libertà, finisce dove inizia quella di un altro” questa è una libertà
che ha un confine, un perimetro, che non è uguale per tutti, perché questo
perimetro è determinato dalla proprietà privata. Quindi tanto più proprietà e
ricchezze uno possiede, tanto più grande è la sua libertà. Al contrario, se uno
non possiede proprietà o ricchezze, il perimetro è minimo o nullo. Questo
autorizza nel nome della libertà, di sfruttare chi non ha proprietà, rimanendo
coerente con il concetto di libertà.
"Il denaro governa il
mondo, ecco il cardinal principio del secolo borghese. Un nobile senza fortuna
e un miserabile operaio contano lo stesso, cioè nulla: nulla contano nascita e
lavoro; il denaro solo conferisce valore alla persona. Quelli che lo posseggono
dominano…… Nello Stato
borghese non trovasi che "gente libera", la quale costretta però
all'obbedienza o all'osservanza di mille precetti..” [Max Stirner - L’unico e la sua proprietà
]
Quindi
per Max Stirner cos’è la libertà?
“[…]la libertà o
l'indipendenza della volontà d'un'altra persona, la cosiddetta libertà
personale od individuale: poiché essere personalmente libero significa per me
esser libero a segno che nessun altra persona possa disporre di me, ovvero che
quello che io posso o non posso fare non dipenda dalla volontà di un altro. La
libertà deve dunque diventare una nostra proprietà, anzi che servire ad un
fantasma come sin qui è avvenuto.” [Max Stirner - L’unico e la
sua proprietà ]
Per Bakunin, la libertà del singolo non finisce dove
incomincia quella dell’altro, la libertà degli esseri umani che ci sono
prossimi è la condizione indispensabile per la nostra personale libertà.
“[...] Io sono veramente libero solo quando
tutti gli esseri che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi. La
libertà degli altri, lungi dall’essere un limite o la negazione della mia
libertà, ne è al contrario la condizione necessaria e la conferma. Non divengo
veramente libero se non attraverso la libertà degli
altri, così che più numerosi sono gli uomini liberi che mi circondano, e più
profonda e ampia è la loro libertà, più estesa, profonda e ampia diviene la mia
libertà. È invece proprio la schiavitù degli uomini a porre una barriera alla
mia libertà, o,che è lo stesso, è la loro bestialità a negare la mia umanità;
perché, di
nuovo, posso dirmi veramente libero solo quando la mia libertà, o, che è lo
stesso, quando la mia dignità di uomo, il mio diritto umano, che consiste nel
non obbedire a nessun altro uomo e nel determinare i miei atti in conformità
con le mie convinzioni, mediate attraverso la coscienza ugualmente libera di
tutti, solo quando la mia libertà e la mia dignità mi ritornano confermate
dall’assenso di tutti. La mia libertà
personale, così convalidata dalla libertà di tutti, si estende
all’infinito.” [Michail
Bakunin,- Dio e lo Stato, 1882].
Per Malatesta la libertà deve essere coniugata con la
solidarietà.
“La libertà che
vogliamo noi non è il diritto astratto di fare il proprio, volere, ma il potere
di farlo; quindi suppone in ciascuno i mezzi di poter vivere e agire senza
sottoporsi alla volontà altrui” [Errico Malatesta, A proposito di libertà,
1921].
Per gli anarchici, la libertà non è una certezza astratta
ma una possibilità che si concretizza solo, se è preceduta dalla capacità di
essere indipendenti, di agire e pensare in piena autonomia. Il pensiero e
l’azione non deve essere una conseguenza di una necessità, ne essere lesiva per
gli altri. Quindi si deduce che la libertà non può essere mai da sola, ma
coniugata con autonomia e solidarietà.
"Occorre
ribadire a questo punto che dentro lo stesso milieu anarchico ci sono state e
ci sono tuttora posizioni anche molto diverse. Gli anarchici sono stati e sono
individualisti, comunisti, collettivisti, mutualisti, sindacalisti,
educazionisti, primitivisti, femministi, movimentisti, post-strutturalisti,
esistenzialisti, ecc[…] ma hanno sempre avuto e tuttora hanno una cosa che li
accomuna: il rifiuto di ogni forma di dominio in qualsiasi forma si manifesti,
sia esplicita che implicita…." [Francesco Codello-Né obbedire né
comandare]
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