sabato 18 gennaio 2014

La Libertà





Cosa si intende per  libertà?  Il concetto di libertà può contare molti  significati e definizioni, (oltre duecento, ) ma mi limito ai concetti essenziali di questo valore, quello più diffuso, liberale e quello che mi appartiene cioè quello Anarchico. ..

La libertà liberale, si può sintetizzare nella frase: “ la propria libertà, finisce dove inizia quella di un altro” questa è una libertà che ha un confine, un perimetro, che non è uguale per tutti, perché questo perimetro è determinato dalla proprietà privata. Quindi tanto più proprietà e ricchezze uno possiede, tanto più grande è la sua libertà. Al contrario, se uno non possiede proprietà o ricchezze, il perimetro è minimo o nullo. Questo autorizza nel nome della libertà, di sfruttare chi non ha proprietà, rimanendo coerente con il concetto di libertà.
"Il denaro governa il mondo, ecco il cardinal principio del secolo borghese. Un nobile senza fortuna e un miserabile operaio contano lo stesso, cioè nulla: nulla contano nascita e lavoro; il denaro solo conferisce valore alla persona. Quelli che lo posseggono dominano…… Nello Stato borghese non trovasi che "gente libera", la quale costretta però all'obbedienza o all'osservanza di mille precetti..”    [Max Stirner - L’unico e la sua proprietà ]

Quindi per Max Stirner cos’è la libertà?

“[…]la libertà o l'indipendenza della volontà d'un'altra persona, la cosiddetta libertà personale od individuale: poiché essere personalmente libero significa per me esser libero a segno che nessun altra persona possa disporre di me, ovvero che quello che io posso o non posso fare non dipenda dalla volontà di un altro. La libertà deve dunque diventare una nostra proprietà, anzi che servire ad un fantasma come sin qui è avvenuto.” [Max Stirner - L’unico e la sua proprietà ]

Per Bakunin, la libertà del singolo non finisce dove incomincia quella dell’altro, la libertà degli esseri umani che ci sono prossimi è la condizione indispensabile per la nostra personale libertà.

 “[...] Io sono veramente libero solo quando tutti gli esseri che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi. La libertà degli altri, lungi dall’essere un limite o la negazione della mia libertà, ne è al contrario la condizione necessaria e la conferma. Non divengo veramente libero se non attraverso la libertà degli altri, così che più numerosi sono gli uomini liberi che mi circondano, e più profonda e ampia è la loro libertà, più estesa, profonda e ampia diviene la mia libertà. È invece proprio la schiavitù degli uomini a porre una barriera alla mia libertà, o,che è lo stesso, è la loro bestialità a negare la mia umanità; perché, di nuovo, posso dirmi veramente libero solo quando la mia libertà, o, che è lo stesso, quando la mia dignità di uomo, il mio diritto umano, che consiste nel non obbedire a nessun altro uomo e nel determinare i miei atti in conformità con le mie convinzioni, mediate attraverso la coscienza ugualmente libera di tutti, solo quando la mia libertà e la mia dignità mi ritornano confermate dall’assenso di tutti. La mia libertà  personale, così convalidata dalla libertà di tutti, si estende all’infinito.”  [Michail Bakunin,- Dio e lo Stato, 1882].

Per Malatesta la libertà deve essere coniugata con la solidarietà.

La libertà che vogliamo noi non è il diritto astratto di fare il proprio, volere, ma il potere di farlo; quindi suppone in ciascuno i mezzi di poter vivere e agire senza sottoporsi alla volontà altrui” [Errico Malatesta, A proposito di libertà, 1921].

Per gli anarchici, la libertà non è una certezza astratta ma una possibilità che si concretizza solo, se è preceduta dalla capacità di essere indipendenti, di agire e pensare in piena autonomia. Il pensiero e l’azione non deve essere una conseguenza di una necessità, ne essere lesiva per gli altri. Quindi si deduce che la libertà non può essere mai da sola, ma coniugata con autonomia e solidarietà.
"Occorre ribadire a questo punto che dentro lo stesso milieu anarchico ci sono state e ci sono tuttora posizioni anche molto diverse. Gli anarchici sono stati e sono individualisti, comunisti, collettivisti, mutualisti, sindacalisti, educazionisti, primitivisti, femministi, movimentisti, post-strutturalisti, esistenzialisti, ecc[…] ma hanno sempre avuto e tuttora hanno una cosa che li accomuna: il rifiuto di ogni forma di dominio in qualsiasi forma si manifesti, sia esplicita che implicita…." [Francesco Codello-Né obbedire né comandare]




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