giovedì 12 dicembre 2013

Albert Camus


Un secolo fa nasceva Albert Camus. Uno dei più grandi scrittori del 900, difficilmente catalogabile in una corrente letteraria definita. “considerato uno dei padri dell'esistenzialismo, accanto a Jean-Paul Sartre, malgrado i forti elementi di contrasto tra i due, che vanno però visti sotto il profilo etico-politico più che filosofico. Aderenti entrambi alla Resistenza, dove militarono nella formazione Combat, e al Partito Comunista Francese, ma ben presto Camus mostra l'inconciliabilità della sua visione del mondo col marxismo ortodosso; lascia il partito e si accosta al movimento anarchico.” (Wikipedia) È stato Premio Nobel per la letteratura nel 1957. Considerava la guerra e le divisioni ideologiche come il male assoluto, che rende gli uomini vittime o carnefici, schiavi e ribelli. Profondamente impegnato nelle lotte e nei dibattiti del suo tempo; ha combattuto contro la pena di morte in Francia; (abolita solo nel 1981, dal codice penale francese) «Se la Natura condanna a morte l'uomo, che almeno l'uomo non lo faccia», usava dire. In Francia ci sono le polemiche sulla celebrazione del centenario, perché, Camus, non era troppo patriota.. e i denigratori di Camus, in prima fila c’è l'estrema destra Jean-Marie Le Pen, non a caso sostenitori del reintegro della pena di morte.. 
Comunque, qual è l’atto migliore per celebrare uno scrittore? Leggere le sue opere! 
Consiglio di leggere o rileggere, i due romanzi del “ciclo dell’assurdo”. “Lo straniero” e “la Peste”..e il saggio; “l’Uomo in rivolta”..



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